IL PEGASO Un volo tra libertà e cultura

Pegaso CEOS

 

Un sontuoso mantello bianco, una criniera d’argento, un volo tanto grazioso quanto rapido, gli zoccoli sfiorano il cielo appena bagnato dalle acque, il petto è puntato verso l’alto, pronto a spiccare il grande balzo...

Tra tutti i cavalli, Pegaso è senz’altro il più elegante e ricco di fascino. Fin dalla notte dei tempi gli uomini non hanno potuto fare a meno, se non di domarlo, per lo meno di tentare di scorgerlo nel cielo mentre si lancia in una delle sue corse, capace di librarsi al di sopra delle altissime cime o di abbassarsi repentino fin nei più profondi recessi delle vallate.

Sono gli antichi greci ad evocare più spesso il destriero alato. Lo troviamo negli scritti di Esiodo e Pindaro. Persino Omero, nell’Iliade, ha narrato le sue imprese. Figlio di Poseidone, dio del mare, e della gorgone Medusa, una donna con i capelli di serpenti in grado di trasformare una persona in statua solo con la forza dello sguardo, Pegaso è nato dal sangue di sua madre quando Perseo, celebre eroe, le tagliò la testa.

Tra i tanti avvenimenti legati al famoso cavallo alato, ricordiamo il più conosciuto, che ha avuto come cornice i monti dell’Elicona, dove vivevano le Muse. Qui Pegaso percosse il suolo con un colpo di zoccolo, facendo così sgorgare acqua da una sorgente miracolosa, l’Ippocrene, che in greco significa Fontana del Cavallo.

Il principe di Corinto, Bellerofonte, riuscì a domare Pegaso con una briglia d’oro, regalatagli da Atena, la dea della guerra.

Insieme vissero gloriose avventure, ma quando Bellerofonte peccò d’orgoglio volendosi elevare fino all’Olimpo, gli dei lo fecero cadere dal destriero: era fuori discussione che un uomo potesse diventare loro pari.

Da quel giorno Pegaso divenne il cavallo preferito da Zeus. Si dice persino che quando il più potente degli dei scatenava le sue ire sulla Terra, Pegaso fosse incaricato di portargli la saetta ed il tuono. In seguito, per ringraziarlo, Zeus lo avrebbe trasformato in una costellazione: basta alzare gli occhi al cielo, di notte, e Pegaso appare tra la costellazione del Cigno e quella di Andromeda, ed è facilmente individuabile grazie al Grande Quadrato di Pegaso.

Peg, per gli Astronomi, raffigura solo la parte anteriore del cavallo: il quadrato di stelle rappresenta il corpo, le altre stelle disegnano le zampe anteriori, il collo ed il muso.

Il mito di Pegaso ha affascinato molte persone. Simbolo dell’ispirazione poetica, dell’indipendenza e della libertà, rappresenta l’eroe che costruisce la pace, combatte il caos ed il male, e propone valori positivi; il cavallo alato è diventato un modello per molti artisti, e per chi, come noi, fa dell’indipendenza e della libertà l’emblema del proprio operato:

UN VOLO TRA LIBERTA' E CULTURA

Sergio Giangregorio
Presidente CEOS